Il cotone cos’è? Storia, lavorazione e caratteristiche

Che cos’è il cotone? Lavorazione e caratteristiche della fibra di cotone Il cotone è una fibra tessile naturale che si ricava dai semi delle piante di Gossypium, vegetali appartenenti alla famiglia delle Malvacee. Si tratta di una delle fibre naturali più utilizzate insieme alla lana. La fibra di cotone viene usata soprattutto in campo tessile per la produzione di tessuti di cotone. Morfologicamente la fibra di cotone è lunga, morbida ed estremamente lucida, questo permette di ricavare dalla sua lavorazione una stoffa particolarmente leggera e assorbente. Per questi motivi, i capi in cotone assorbono bene il sudore lasciando la pelle asciutta. Nonostante il cotone sia una fibra tessile naturale, non sempre i tessuti ricavati dalla sua lavorazione sono particolarmente ecosostenibili. Infatti, per la coltivazione del cotone vengono impiegati grandi quantità di acqua e pesticidi, che causano un enorme danno ambientale. La crescente sensibilità dei consumatori alla tematica ambientale ha spinto molto aziende tessili verso la produzione di cotone biologico. A differenza dei normali tessuti di cotone, il cotone biologico viene coltivato con metodi a basso impatto ambientale. Inoltre, dal momento che non vengono utilizzati pesticidi, i tessuti in cotone organico risultano 100% atossici e particolarmente indicati per la pelle delicata di bambini e neonati. In questo post approfondiremo la storia, i metodi di lavorazione e le caratteristiche principali del cotone. Storia del cotone Il cotone ha una storia molto antica, basti pensare che in India viene coltivato da più di 3000 anni. Tuttavia la storia di questa fibra tessile potrebbe essere anche molto più remota, infatti gli archeologi hanno trovato frammenti di cotone tra i reperti delle società primitive del Messico vissute oltre 7000 anni fa. Testimonianze dell’utilizzo della fibra di cotone sono contenute anche nei geroglifici Egizi e negli scritti di Erodoto (V sec. a.C.). L’origine del cotone così come lo conosciamo proviene dall’Asia. Venne portato in Europa poco prima dell’anno mille dai Saraceni, che cominciarono a coltivare le prime piantagioni in Sicilia. Tuttavia, dovettero passare almeno altri tre secoli prima che l’utilizzo del cotone si diffondesse. Per tanti anni venne considerato un prodotto di lusso come la seta. L’importanza della fibra di cotone nella storia aumentò in modo significativo dopo la scoperta dell’America. Nel nuovo continente, infatti, furono scoperte delle specie di cotone locale diverse da quelle asiatiche. La coltivazione delle piante del cotone si diffuse in breve tempo nell’America latina. Tuttavia, è soprattutto con la Rivoluzione Industriale (tra il XVII e il XIX secolo) che l’abbassamento dei prezzi per la produzione di cotone permise una capillare diffusione della fibra tessile. A partire dal XVII secolo, la storia del cotone si lega tragicamente anche allo sfruttamento degli schiavi africani, deportati in massa nel continente americano per lavorare nei campi di cotone. Lavorazione del cotone: Produzione e filatura La coltivazione del cotone può avvenire solo in determinati territori. La pianta del cotone, infatti, per svilupparsi ha bisogno di un clima caldo, caratterizzato da periodi di notevole umidità alternati a periodi aridi, fondamentali nella fase di maturazione. Per questo la produzione del cotone si è sviluppata soprattutto: nel Sud degli Stati Uniti, in America Meridionale, nell’Africa settentrionale e occidentale e in Asia centrale. La raccolta del cotone avviene, in genere, alla fine della stagione calda e ogni pianta riesce a produrre dai 2 ai 5 chili di fibra di cotone. Le fibre di cotone vengono ricavate dalla fitta peluria che avvolge i semi della pianta. Questa peluria è composta da cellulosa. Dalla filatura di questi peli si ottiene il filato di cotone. La lavorazione del cotone inizia con la raccolta dei semi che vengono lavorati seguendo un processo di sgranatura. In pratica, i semi della pianta di cotone sono inseriti nella macchina sgranatrice che li apre e separa il seme vero e proprio dal batuffolo di cotone che lo avvolge. Quest’ultimo viene pressato e raccolto in balle di cotone prima di procedere alla filatura. Il primo passaggio per la filatura del cotone è la battitura che serve a eliminare i corpi estranei (come foglie, polvere, terra) e separare da queste la fibra di cotone. In seguito avviene la cardatura: le fibre di cotone vengono orientate tutte nella stessa direzione e pulite per bene. Dopo la cardatura, le fibre vengono allungate facendole passare tra diversi rulli che ruotano velocemente per rendere più sottile il nastro cardante. I diversi nastri di cardatura vengono attorcigliati insieme per ottenere il filato di cotone, che viene utilizzato per il lavoro a maglia o all’uncinetto. La tessitura del cotone, infine, avviene intrecciando i filati per ottenere il tessuto di cotone, uno dei materiali più utilizzati all’interno dell’industria tessile, sia nel campo dell’abbigliamento che per l’arredamento. Per quanto riguarda la produzione di cotone i maggiori produttori sono: Cina, Stati Uniti, Pakistan, Uzbekistan e Brasile. Caratteristiche del cotone: il cotone restringe? Il cotone è composto al 95% di cellulosa ed è un materiale leggero, morbido e con elevate proprietà di assorbimento. Purtroppo, essendo un materiale relativamente poco elastico si sgualcisce facilmente. Inoltre, se non ben trattato, il cotone restringe già al primo lavaggio. Tra le caratteristiche del cotone abbiamo: • Alta resistenza: la resistenza meccanica del cotone è dovuta alla grande presenza di acqua. Le fibre umide, infatti, sono più forti di quelle secche. Il cotone è tra le fibre che assorbono di più l'acqua (trattenendola fino al 15% del suo peso); • Ipoallergenico e traspirante: dona una piacevole sensazione di morbidezza sulla pelle, disperde bene il calore corporeo e tampona il cattivo odore prodotto dal sudore; • Assorbente e leggero: il cotone lascia la pelle piacevolmente asciutta e sottrae calore allo strato d'aria a contatto con l’epidermide. Per queste sue caratteristiche il cotone viene molto utilizzato per confezionare capi estivi e capi di abbigliamento intimo, ma anche lenzuola, asciugamani e fodere. Qualche suggerimento per la cura dei vostri capi di cotone Il tessuto di cotone è un materiale che non necessita di cure particolari, ma qualche accortezza è sempre bene averla in mente. Il lavaggio del cotone può essere effettuato sia con sapone da bucato che con altri tipi di detersivi senza subire danni. Particolare attenzione, invece, deve essere prestata all'asciugatura in quanto se conservato umido può essere attaccato da batteri e muffe. A differenza di lana e seta, invece, non viene attaccato dalle tarme.

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